Quando si prende un cucciolo di cane, sia acquistato che adottato, una delle prime cose da fare è portarlo dal proprio veterinario. Questo non solo per controllare lo stato di salute del cane e che la parte burocratica dell'acquisto/adozione sia stata svolta correttamente (ovvero controllo del microchip del cane e passaggio di proprietà), ma anche per stabilire quale sia il piano vaccinale migliore per il cane. Il protocollo vaccinale del cucciolo va impostato correttamente sin da subito: molte delle malattie vaccinali, se contratte, sono mortali per il cane (e una è contagiosa anche per l'uomo), per cui il cane va immunizzato correttamente sin da subito.
Anche per i cani vale il principio dell'immunità di gregge: più cani si vaccinano, meno le malattie troveranno ospiti in cui scatenarsi e più verranno protetti anche quei cani che, per qualche motivo, non possono essere vaccinati.
Queste sono le principali malattie per cui solitamente vengono vaccinati i cuccioli:
Ci sono poi altri vaccini da tenere in considerazione nel cane, che vengono fatti solamente in determinate circostanze:
Starà al vostro veterinario decidere quale protocollo vaccinale utilizzare e quindi quando iniziare le vaccinazioni per il cane. Solitamente per il vaccino base (tetravalente o eptavalente, dipende da quante valenze vengono utilizzate) si parte dai 2 mesi di vita, non prima. Talvolta, in situazioni di rischio, è possibile che già a 50 giorni il veterinario vi consigli di vaccinare il cucciolo per la Parvovirosi.
Prima dei due mesi di vita non ha senso vaccinare il cane: c'è interferenza con gli anticorpi materni, per cui il vaccino (specie i polivalenti) sono inutili. Inoltre per i vaccini base, il cucciolo andrebbe vaccinato una volta al mese fino al raggiungimento del quarto mese di vita, quando non si ha più interferenza con gli anticorpi materni.
Vi ricordo anche che la vaccinazione è un atto medico. Per questo motivo, per legge, l'unica persona autorizzata a effettuare una vaccinazione su un cane è il veterinario. Per tutti gli altri, si configura il reato di abuso di professione, denunciabile. Nel caso stiate adottando un cucciolo o lo stiate comprando da un privato o da un allevatore, fatevi rilasciare il libretto sul quale sono riportate le vaccinazioni e le profilassi fatte fino a quel momento. In questo modo il vostro veterinario riuscirà a organizzare il protocollo vaccinale migliore in base alla singola situazione.
Vi svelo un segreto: in Italia non esiste nessuna vaccinazione obbligatoria per il cane. O meglio: se proprio vogliamo sottilizzare, l'unica obbligatoria è la vaccinazione antirabbica per i cani che vanno all'estero.
Infatti per andare all'estero è necessario microchip, passaporto e antirabbica come minimo (alcuni paesi vogliono anche titolazione anticorpale e speciali richieste di ingresso nel paese), quindi senza antirabbica all'estero il cane non viaggia.
Tuttavia i seguenti vaccini sono caldamente consigliati:
Questo perché queste malattie sono purtroppo ancora molto diffuse in Italia, vuoi per l'introduzione di cuccioli malati dall'Est Europa, vuoi perché la campagna di disinformazione sui vaccini che sta funestando anche l'ambiente umano, si riflette sul mondo canino. Queste malattie sono reali e presenti in Italia, vaccinando i cani si cerca di proteggerli e di ridurre le epidemie.
Nel caso di un cane adottato dal canile, è possibile che siano già state fatte vaccinazioni, profilassi e sverminazioni.
Fatevi rilasciare dal canile il libretto o il documento dove vengono attestate le vaccinazioni fatte e le date, in modo che il vostro veterinario sappia come e quando proseguire con le medesime.
Difficile dire quanto costa un vaccino. Prima di tutto non c'è un tariffario veterinario nazionale unico, per cui ogni veterinario e ogni struttura è libera di adottare le tariffe che preferisce. Poi ci sono variazioni a seconda del tipo di vaccino: un vaccino tetravalente costa di meno di un eptavalente, un vaccino per il Parvovirus costa di meno di uno per la Piroplasmosi, un vaccino con L2 (due ceppi di Leptospirosi) costa di meno di un vaccino con L4 (quattro ceppi di Leptospirosi).
Un singolo vaccino può andare dai 20-30 euro (magari solamente un Parvovirus o un Cimurro-Epatite virale), ai 40-50 euro per un eptavalente (Parvovirus, Cimurro, Tosse dei canili, Epatite virale e Leptospirosi), fino ad arrivare ai 60-80 euro per un vaccino contro la Piroplasmosi o anche più di 100 euro per il vaccino per la Leishmania.
C'è poi da considerare anche il protocollo vaccinale scelto dal veterinario. Ci sono veterinari che preferisco effettuare gli eptavalenti per ridurre il numero di volte in cui il proprietario deve recarsi a visita, magari facendone uno a due mesi, uno a tre mesi e uno a quattro mesi. Il costo dell'eptavalente è necessariamente più alto del singolo vaccino per la Parvovirosi o per la Leptospirosi. Altri veterinari preferiscono suddividere il vaccino: fanno prima la Parvovirosi, dopo due settimane richiamano il Cimurro e l'Epatite virale, dopo altre due settimane la Leptospirosi e poi ricominciano il giro da capo. Ovviamente in questo caso il singolo vaccino costerà di meno, ma dovendo fare più richiami ecco che alla fine il costo sarà equivalente se non superiore a quello del veterinario che faceva l'eptavalente.
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