Gatti neri: carattere e curiosità
Fra le vittime di pregiudizi e maldicenze, i gatti neri la fanno da padrone. Considerati nell'antichità i gatti delle streghe o loro famigli, ancora adesso, purtroppo, a ridosso della festa di Halloween sono ancora molti i gatti neri che spariscono dalla circolazione. Eppure chiunque abbia vissuto con un gatto nero, soprattutto con una femmina nera, sa che hanno un bel caratterino, hanno una marcia in più. Ecco che oggi andremo a conoscere meglio i gatti neri, vedendo peculiarità sul loro carattere, il colore degli occhi e quali siano i gatti neri famosi nella letteratura e nei film. E scopriremo se esistono razze di gatti in cui l'unico colore ammesso è il nero.
Gatti neri: carattere
Si parla molto del carattere dei gatti neri. Il problema, in questo caso, è che il gatto nero propriamente detto è un gatto meticcio, frutto di generazioni e generazioni di incroci, quindi non è che abbia un carattere ben definito da uno standard di razza come accade, per esempio, con un Maine Coon o con un Siamese.
Quello che però molti proprietari di gatti neri riferiscono è che, soprattutto le femmine di gatto nero, tendono ad avere un carattere molto peperino. Sono felini fin nel midollo: magari accettano le coccole, ma è come se ci facessero una concessione e solo quando lo vogliono loro. Quando si stufano, ecco che non esitano a farcelo capire con unghie e denti. I gatti neri in effetti si affezionano parecchio ai loro umani, solo che lo danno a vedere quando vogliono loro. Ma non sono tutti così: ci sono anche gatti neri più coccoloni e socievoli.
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Gatti neri: colore degli occhi
Esattamente come abbiamo detto prima, i classici gatti neri meticci possono avere occhi di qualsiasi colore: tutto dipende dalle caratteristiche genetiche ereditate nel corso del tempo a causa di innumerevoli incroci.
Solitamente i gatti neri hanno occhi di colore giallo o verde, ma talvolta capita di vedere gatti neri con occhi azzurri.
Per contro, ci sono alcune razze di gatti che annoverano fra le loro varianti proprio il mantello color nero. In questo caso solitamente gli occhi sono di color giallo carico, rame o arancio intenso.
Esistono razze di soli gatti neri?
Visto che ne abbiamo parlato, sì, ci sono alcune razze di gatti in cui il colore nero è l'unico ammesso. Pensiamo al gatto Bombay: il colore del mantello deve essere nero intenso, non sono ammesse altre sfumature. Gli occhi del Bombay, inoltre, devono essere bronzo, al massimo giallo-oro. Poi ci sono anche altre razze in cui la variante nera è ammessa, anche se non è certo l'unico colore del mantello. Pensiamo, per esempio, ai Persiani o ai British. O anche al classico Europeo.
Una curiosità: ci sono gatti neri in cui il pelo alla base è sfumato. Spesso questi mici presentano la coda spezzata. Non vi ricorda nessuna altra razza? Il fatto è che, geneticamente parlando, questi gatti neri con pelo che alla base sfuma in un colore bianco, derivano dai Siamesi.
Gatti neri famosi, nella letteratura, film e serie TV
Nonostante la brutta nomea del gatto nome, frutto soprattutto delle superstizioni del Medioevo, i gatti neri nella letteratura, nei film e nelle serie TV sono particolarmente diffusi. Ecco alcuni nomi noti:
- Il gatto nero di Edgar Allan Poe: Il gatto nero è uno dei racconti più celebri di Edgar Allan Poe. Qui facciamo al conoscenza di Plutone (o Pluto), un gatto che incarna perfettamente lo spirito dei gatti neri, fedele, ma anche caparbio e vendicativo se lo ritiene necessario. E diciamo che in questo caso il protagonista si merita tutto ciò che gli accade
- Il Maestro e Margherita di Mikhail Bulgakov: anche qui facciamo la conoscenza di un gatto nero, Behemoth, gatto nero parlante che è il giullare di Woland aka Satana
- Cagliostro: nella serie di Dylan Dog della Bonelli compare talvolta un gatto nero di nome Cagliostro. Questo micione sembra essere affezionato a Dylan Dog, anche se a modo suo ed ha poteri a dir poco strabilianti
- Salem, il gatto di Sabrina: nella serie Sabrina, vita da strega, la protagonista Sabrina, una giovane strega, ha un famiglio di nome Salem che, guarda caso, è un gatto nero parlante (tranne che nella versione di Netflix)
- Salt: è il nome del gatto nero di John Lennon (aveva anche un gatto bianco chiamato, ovviamente, Pepper)
- Luna: Sailor Moon ha una gatta nera parlante di nome Luna, suo mentore
Gatti neri e superstizione
Ma da dove nasce la superstizione relativa ai gatti neri? La credenza secondo la quale i gatti neri portino male risale al Medioevo. All'epoca i gatti in generale, ma in particolare quelli neri, erano considerati compagni diabolici delle streghe, proprio per via del loro colore.
Per quanto riguarda, invece, la diceria secondo la quale portino male è relativa all'epoca in cui si andava a cavallo. Soprattutto di notte, i gatti neri non si vedono bene e quando attraversavano improvvisamente la strada, i cavalli si imbizzarrivano e disarcionavano il cavaliere. A proposito del presunto legame dei gatti neri con l'Inferno (per via del colore e del fatto che i gatti tendono ad essere animali notturni), i gatti in generale spesso sono legati ai miti dell'aldilà, arrivando ad avere anche una valenza di Psicopompo, associandosi a divinità e esseri sovrannaturali che accompagnano le anime dei morti nell'aldilà. Nel film Constantine con Keanu Reeves, tratto da una serie di fumetti della Vertigo, etichetta della DC Comics, il protagonista Constantine definisce i gatti animali capaci di stare un po' di qua e un po' di là, come a dire che hanno una zampa nella nostra realtà e una zampa in altri mondi. Il che si collega alle dicerie secondo le quali i gatti sarebbero capaci di vedere cose che noi non riusciamo a vedere e percepire, come fantasmi e spiriti, riferendosi a quando il gatto fissa apparentemente senza motivo il vuoto.
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Foto: Flickr - Titkov
