Per prendere visione di come deve (o dovrebbe) essere il Soft Coated Wheaten Terrier, innanzitutto si deve tenere a mente SEMPRE che si tratta di un terrier assimilabile (anche perché appartenente) alla categoria dei “Terriers di taglia grande e media”. Questa riflessione vale per una valutazione morfologica, applicabile al cosiddetto terrier alto sugli arti, come il Lakeland, i Fox, l’Airedale, il Kerry Blue, ecc… . Sono questi cani mesomorfi, di costituzione ‘cob’, ovvero robusto-compatta, che i padri terrieristi anglosassoni associavano a quella degli Hunter, cavalli che meglio rispondono all’attività di caccia a cavallo o di cross-country.
La struttura di questi terrier non trova riscontro in altri gruppi di razze nel mondo canino: ben lontana da quella dei pastori, dal tipo segugio, nordico, braccoide e, certamente, dagli anacolimorfi. Due devono essere i punti focali che determinano l’appartenenza di un soggetto al gruppo dei terrier a gamba lunga: l’anteriore e la compattezza di tronco.
Anteriore: si esamina con il soggetto in stazione (avambraccio e metatarso perpendicolari al terreno): il metacarpo deve tendere il più possibile al proseguo della verticalizzazione dell’avambraccio; il braccio, naturalmente inclinato in avanti, deve essere meno inclinato possibile e soprattutto più corto della spalla, onde permettere il movimento tipico e unico di questi terrier.
Vien da sé che, per poter muovere, la scapola sarà inclinata e mai diritta. Nel paragonare i Wheaten ai suoi cugini terrier a gamba lunga, la diversità dell’anteriore si concentra su una meno marcata differenza di lunghezza tra scapola e omero e da una maggior inclinazione in avanti di quest’ultimo, presentando però sempre il braccio molto diritto. Ciò preclude quell’andatura detta “a pendolo”, tipicissima dei suoi cugini terrier: difatti l’andatura del Wheaten risulta più sciolta, ma non eccessivamente sciolta, in quanto il profilo anteriore del Wheaten deve comunque seguire una linea retta che, partendo dalla gola, arriva alla faccia anteriore del piede.
Tronco: è raccolto, ma non raccoltissimo, e nell’insieme non deve fornire l’impressione di un cane lungo: la lunghezza che intercorre tra l’articolazione scapolo-omerale e la punta ischiatica (della natica) è leggermente superiore rispetto all’altezza misurata al garrese. Altre caratteristiche che tipizzano il Wheaten (quelle cioè che troviamo quasi esclusivamente in questa razza) le possiamo ricercare nel pelo, senza dimenticare la conformazione della testa (la lunghezza del muso non deve risultare maggiore di quella del cranio) e del posteriore (con tibia più lunga dei cugini terrier, con metatarso il ‘più corto possibile’ e in particolar modo con natica prominente, così tipica nei terrier a gamba lunga, che denota un’ottima attaccatura alta di coda e chiaramente una groppa molto vicina al piano orizzontale). Pelo: deve essere SEMPRE ondulato o a riccioli aperti (come recita lo Standard); di conseguenza non deve mai essere liscio (gravissimo difetto) o lisciato con una toelettatura errata. Il Wheaten deve essere il più possibile ‘nature’: i salti da aree con pelo di lunghezze differenti non devono essere netti, ma ben amalgamati.
Per questo fatto è fortemente sconsigliabile l’uso della tosatrice elettrica (come, ahimè, accade di vedere) in zone come padiglioni auricolari, guance e gola, che allontanano l’immagine di questi Wheaten dai binari illustrativi tipici di razza.
In Italia la razza è tutelata dalla SIT (Società Italiana Terriers), club questo che, sotto l’egida dell’ENCI, promuove le razze terriers www.societaitalianaterriers.it.
Giulio Audisio di Somma