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Quali malattie possono essere trasmesse all’uomo dai gatti
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Quali malattie possono essere trasmesse all’uomo dai gatti

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Quando pensiamo ai gatti ci viene subito in mente il loro amore per la pulizia e la cura che mettono ogni volta che si occupano dell’igiene nell’arco della giornata. Sarà però corretto affermare come vi siano determinate malattie che i felini sono in grado di trasmettere, infettando anche gli esseri umani.

Si tratta per esempio di alcune specifiche allergie o della toxoplasmosi ma non solo. Prima di passare in rassegna nello specifico le malattie del gatto che possono essere trasmesse all’uomo sarà utile fare mente locale sul fatto che alcune di quelle più pericolose restano escluse da questa lista. Si tratta nello specifico di leucemia felina (Felv), Aids felino (Fiv) ed Herpesvirus della rinotracheite infettiva.

Allergie e toxoplasmosi: le cose da sapere

Le allergie al pelo di gatto sono aumentate in maniera netta negli ultimi anni. Sono scatenate da una particolare proteina che si trova nella saliva dei felini ma anche sulla loro pelle. La reazione allergica può essere violenta ma quali sono i sintomi? In primis si tratta di starnuti, asma e congiuntivite ma anche prurito, che colpisce soprattutto occhi e naso. In casi particolari può anche verificarsi uno shock anafilattico. Per prevenire queste problematiche è possibile fare un test che rivela lo stato allergico. Chi è allergico deve ricorrere agli antistaminici oppure al cortisone, anche se ciò può condurre a episodi di naso chiuso. Il mantello del gatto può inoltre essere pulito ogni giorno per ridurre l’entità dell’allergia. Mantenere l’animale a distanza dalla propria camera e osservare una rigorosa pulizia delle stanze di casa - pavimenti, cuscini, divani - può aiutare in questo senso.

Anche la toxoplasmosi può essere pericolosa se trasmessa dal gatto alle donne in stato interessante. Di che cosa si tratta? Questa malattia viene contratta mangiando carne cruda oppure verdura non lavata bene ma soprattutto attraverso il contatto con le feci di un micio che abbia mangiato cibo o prede infette. Per la cura è bene consultare il medico, in tutti i casi il consiglio è quello di usare sempre i guanti quando si maneggia la carne cruda o si fa giardinaggio ma soprattutto quando si pulisce la lettiera del proprio gatto. Attenzione: la toxoplasmosi può manifestarsi anche senza sintomi e campanelli d’allarme.

Morsi, graffi, tigna e pulci

I morsi del gatto, anche se in genere non provocano danni, possono risultare molto pericolosi nel caso in cui la bestiola sia stata infettata dal batterio Pasteurella multocida. Possono infatti comparire fastidiosi ascessi, dolore generalizzato e situazioni di gonfiore. E’ necessario lavare subito e con cura la ferita dovuta al morso del gatto, inoltre è importante essere sicuri di aver fatto la vaccinazione contro il tetano. In caso di gonfiore o infezioni è bene rivolgersi al proprio dottore.

I gatti spesso graffiano e così facendo possono trasmettere il batterio Bartonella Henselae: i linfonodi si ingrossano, causando dolore. Lavare subito il punto graffiato è l’Abc: l’importante è usare un sapone antibatterico. Il gatto può trasmettere pure la tigna, infezione causata da un fungo le cui spore si attaccano ai peli del gatto e sono in grado di generare lesioni vistose e di aspetto tondeggiante. Si cura con antibiotici e farmaci contro le micosi (la cura può essere anche lunga). Infine ci sono le pulci, parassiti estremamente diffusi nei felini. Hanno bisogno di un luogo caldo per riprodursi. Il gatto può iniziare a grattarsi in modo compulsivo, favorendo la comparsa di alopecie e croste ma anche ulteriori problemi di pelle. La pulce può mordere anche l’uomo: succhia il sangue lasciando segni molto evidenti. Contro le pulci è bene usare prodotti specifici per proteggere gli animali domestici. Si devono sempre lavare cuccia e altre zone dove il gatto sosta di solito. E’ sempre auspicabile rivolgersi ai consigli di un veterinario.

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