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Adozione di un gattino: consigli per l'inserimento
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Adozione di un gattino: consigli per l'inserimento

Altri animali

Inserire un nuovo gattino in casa è un momento che va pianificato con cura. Il problema maggiore è quando si hanno altri animali, sia cani che gatti: bisognerà pensare maggiormente alle problematiche sanitarie e relazionali. Un inserimento corretto sin dall'inizio facilita di molto la vita dei proprietari e degli animali coinvolti nell'adozione di un gatto ed evita errori anche piuttosto gravi.

Sommario:

  1. Come inserire un gattino in casa: i primi passi
  2. Adozione di un gatto: cosa fare se in casa ci sono altri gatti
  3. Adozione di un gatto: cosa fare se in casa ci sono cani
  4. Adozione di un gatto: problemi comportamentali
  5. Adozione di un gatto: problemi di salute
  6. Dove trovare gattini?

Come inserire un gattino in casa: i primi passi

Se non ci sono altri animali, si tratta di farsi trovare preparati con i giusti accessori:

  • lettiera e sabbietta
  • cuccia
  • cibo adatto (evitando bruschi cambi di alimentazione)
  • tiragraffi
  • giocattoli idonei

Una volta attrezzata adeguatamente la casa, ecco qualche consiglio sui primi passi da fare quando si decide di convivere con un gattino:

  • i gattini non vanno tolti dalla madre prima dei due mesi di vita per evitare problemi di salute legati allo svezzamento e il mancato insegnamento dell'inibizione del morso
  • una volta portato il gattino a casa, si contatta il proprio veterinario per concordare una visita ed escludere patologie in atto (importante soprattutto se ci sono altri animali conviventi). Starà al vostro veterinario stabilire i protocolli per la sverminazione e le vaccinazioni
  • un gattino piccolo non deve essere lasciato libero di girare liberamente per tutta la casa, rischia di finire nei guai. Fra le altre cose, potrebbe cominciare a sporcare ovunque, non riuscendo mai ad arrivare in tempo alla lettiera. Altro discorso riguarda la temperatura ambientale. Soprattutto d'inverno, tendono ad addormentarsi dove capita, anche sul pavimento freddo: basta questo a avere un gattino in ipotermia. Quindi nei primi tempi, meglio vincolarlo in una sola stanza, in modo che si abitui anche ad usare correttamente la lettiera. Per gattini molto piccoli, invece, basta anche uno scatolone molto grosso. Man mano che cresce, poi, al gattino verrà permesso di esplorare una stanza per volta, in modo che impari a conoscere gradualmente la casa

Adozione di un gatto: cosa fare se in casa ci sono altri gatti

Un nuovo gattino non va mai messo subito a contatto con i gatti precedentemente presenti in casa, per diversi motivi:

  • è probabile che i nuovi gatti non amino sin da subito quello che vedono come un intruso, quindi ecco che potrebbero scatenarsi risse o eliminazioni inappropriate da stress
  • ci sono diverse malattie che il nuovo arrivato potrebbe trasmettere agli altri gatti o che i gatti di casa potrebbero trasmettere al nuovo arrivato. Quindi, oltre a testare il nuovo gattino, bisognerebbe testare anche i gatti di casa.
  • se tutti i gatti sono stati testati e sono negativi, allora si pensa a farli incontrare. Il nuovo gattino va tenuto in una stanza e gli altri gatti devono poter avere a disposizione il resto della casa. Poi si presenterà il nuovo gattino in un trasportino in modo che gli altri gatti possano annusarlo, ma senza fargli del male. Se tutto va bene e non volano soffi, ringhi o morsi, ecco che progressivamente il nuovo gattino verrà introdotto insieme agli altri. Ma sempre sotto stretta supervisione del proprietario in modo che possa intervenire subito se ci sono problemi

Adozione di un gatto: cosa fare se in casa ci sono cani

Se avete un cane che odia i gatti e che tende ad aggredirli, allora non prendete un gattino mettendo a rischio la sua vita. Se però in casa c'è un cane che ama i gatti, allora potete introdurre gradualmente il gattino che non andrà MAI lasciato solo col cane, neanche se il cane è bravissimo perché è impossibile sapere come reagirà. Per l'inserimento, la metodica è uguale a quella vista prima.

Nel caso qualcosa andasse storto, allora conviene contattare un educatore cinofilo o un veterinario comportamentalista per permettere un inserimento corretto.

Adozione di un gatto: problemi comportamentali

Ci sono diversi problemi comportamentali che bisogna tenere in considerazione quando si adotta un gattino:

  • l'inibizione del morso, cosa che per noi esseri umani non è facile insegnargli
  • sindrome da privazione sensoriale: gattini provenienti da ambienti con pochi stimoli non imparano da piccoli ad affrontarli e quindi sviluppano forme di ansia e fobia.
  • ricordatevi poi sempre di coccolare e dare attenzioni/cibo prima ai gatti/cani precedentemente presenti in casa e poi al nuovo arrivato, onde ridurre il rischio di scatenare rivalità e gelosie. Utilizzate i diffusori di ferormoni qualche giorno prima dell'arrivo del gattino, per mandare segnali tranquillizzanti e facilitare l'inserimento. Un altro trucco che si usa è quello di scambiare i panni su cui dormono, per mescolare e abituarli agli odori reciproci

Ma per poter fare questo, bisogna che:

  • sia il nuovo gattino che i gatti/cani presenti in casa devono essere esenti da pulci o micosi,
  • i gatti siano testati per evitare di trasmettere malattie virali o batteriche in corso (FIV, FeLV, rinotracheite da Herpesvirus, Calicivirosi, Panleucopenia...), altrimenti rischiate di contagiare tutti

Ricordate poi che ogni gatto ha le sue tempistiche di socializzazione e il suo carattere, non abbiate fretta e non entrate in ansia se i due subito non si sopportano, a volte ci vanno mesi prima che comincino a tollerarsi.

Adozione di un gatto: problemi di salute

Oltre ai parassiti intestinali e alle micosi, nei gatti c'è il problema delle malattie virali:

  • FIV (sindrome da immunodeficienza felina)
  • FeLV (leucemia virale felina)
  • FIP (peritonite infettiva felina)

Ogni volta che si introduce un nuovo gattino in un ambiente dove ci sono altri gatti, c'è sempre il rischio della trasmissione di queste malattie.

Il problema con i gattini è che gli esami del sangue esistono, ma per quanto riguarda FIV e FeLV sono attendibili dai 5 mesi in su, prima di questo periodo, ci sono interferenze con gli anticorpi materni e possono esserci falsi positivi e falsi negativi.

Ancora diverso il discorso della FIP, qui ricordiamo solo brevemente che non esiste intra vitam alcun test che possa dire se il gatto ha la FIP o meno, l'unica certezza si ha con i test post mortem. Tutti i test presenti possono al massimo dire se quel gatto ha il Coronavirus, ma non se ha la malattia.


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