Quella che seguirà sarà una piccola guida su come allevare un puledro. Sarebbe impossibile in un singolo articolo esaminare nel dettaglio tutto ciò che concerne l'allevamento di un cavallo (servirebbe un post per ogni singolo aspetto e forse non sarebbe ancora sufficiente), ma vogliamo fornirvi degli input su cosa tenere in considerazione quando si decide di allevare e convivere con un cavallo.
Il mondo dei cavalli è del tutto diverso da quello dei cani e gatti, ci sono molte più normative e regole da rispettare. Inoltre anche i costi di gestione sono decisamente più alti.
Ci sono molte più leggi e normative che disciplinano la detenzione di un cavallo, anche se tenuto come animale da compagnia. Già solo la classificazione fra cavalli Dpa (Destinati alla Produzione Alimentare) e cavalli non DPA (non Destinati alla Produzione Alimentare) cambia parecchio le carte in tavola. Ma fosse solo qui la differenza: essendo che ai non Dpa (solitamente cavalli sportivi) è possibile somministrare farmaci atti alla loro attività agonistica che non potrebbero essere dati ai Dpa (perché, essendo animali destinati alla produzione di alimenti, finiremmo col mangiare anche noi questi farmaci), ci sono differenze notevoli per quanto riguarda la registrazione dei trattamenti effettuati e la prescrivibilità di tali farmaci.
Aggiungeteci poi l'obbligo di registrazione e identificazione degli animali seguendo il Regolamento (CE) n. 504/2008 che stabilisce che ogni animale deve essere identificato con un numero univoco riportato sul documento d'identità (e tale documento deve rigorosamente accompagnare il cavallo in tutti i suoi spostamenti, movimentazioni che devono seguire le norme previste dal Regolamento CE n. 1/2005).
Poi ci sarebbe anche la Legge europea 2017 che ha posto il controllo dell'anagrafe equina non più sotto il controllo dell'UNIRE (Unione nazionale incremento razze equine), bensì sotto quello del Ministero della Salute grazie all'apposita sezione della Banca Dati Nazionale (BDN). Qui vengono registrate tutte le aziende in cui sono custoditi o allevati equidi, fosse anche un solo cavallo.
L'identificazione degli equidi deve avvenire entro sette giorni dalla nascita tramite applicazione di appositi transponder sul lato sinistro del terzo medio del collo. Una volta che l'animale è stato identificato, viene rilasciato apposito passaporto. Il che sembra tutto semplice, non fosse che spesso ci sono problematiche di registrazione che rendono la vita dei neo proprietari di cavalli molto complicata.
Per questo prima vi dicevamo che gestire un cavallo è un po' più complicato rispetto al gestire un cane o un gatto. Anche dal punto di vista veterinario. E non solo per quanto riguarda controlli sanitari e vaccinazioni, ma anche per i possibili controlli da parte dell'Asl.
Anche per detenere un puledro o un cavallo nel giardino di casa bisogna rispettare diverse normative. Se ricordate ne avevamo già parlato a proposito del cavallo: puoi detenere il cavallo in giardino, ma a patto che rispetti le disposizioni di legge in merito. Ci sono parecchi requisiti essenziali che la scuderia di un cavallo deve rispettare, anche se si tratta di un singolo puledro. Ve ne mettiamo alcuni:
E questo è solo l'inizio: bisogna essere a norma per quanto riguarda la ventilazione, la temperatura, i rumori, l'illuminazione, gli impianti elettrici... Non basta convertire un garage in un box singolo per cavalli, bisogna rispettare tutte le indicazioni in merito.
Ovviamente non sarebbe male avere anche un paddock all'aperto dove il puledro possa sgranchirsi le zampe. Ma anche qui ci sono requisiti particolari:
Cosa deve mangiare un puledro? Innanzitutto l'alimentazione del puledro inizia con una dieta ottimale della fattrice. Carenze, eccessi o squilibri nutrizionali possono alterare quello che sarà lo sviluppo fisico del puledro, soprattutto per quanto riguarda l'apparato muscolo-scheletrico. In generale i puledri fino all'età di 3-4 mesi si nutrono con il latte materno, ma a partire da quest'età esso non è più sufficiente. A questo punto starà al vostro veterinario stabilire quale sia la razione più adeguata, tenendo conto che per le proteine bisognerà garantire foraggio di buona qualità e concentrati altamente digeribili, che bisognerà fornire una corretta percentuale di amidi digeribili e grassi e che anche i livelli di vitamine e sali minerali dovranno essere ottimali, con particolare riferimento al rapporto Calcio/Fosforo che dovrà essre di 1,5:1.
Solitamente un puledro, inizialmente, viene alimentato con foraggi ad libitum e una dose razionata del cibo che viene fornito alla fattrice. Una volta che lo svezzamento sarà stato effettuato, si passerà a una razione specifica per il puledro.
Dal punto di vista caratteriale e gestionale, cosa vuol dire vivere con un puledro? Innanzitutto è fondamentale il rapporto fra l'animale e il proprietario. Ma non basterà solamente coccolare il cavallo, bisognerà educarlo e insegnargli sin da subito come ci si deve comportare. Non ci si può improvvisare cavalieri: bisogna imparare prima a conoscere e interpretare i vari stati emotivi del cavallo. Fondamentale anche la comprensione del linguaggio dei cavalli e di come essi interagiscano con gli umani.
I puledri sono animali vivaci e curiosi. Inoltre i cavalli in generale sono animali intelligenti, che possono annoiarsi facilmente e sviluppare anche patologie comportamentali. E' importante educare un puledro correttamente sin da piccolo, impostando un giusto piano educativo basato soprattutto su premi e rinforzi positivi.
Nel suo primo anno di vita un puledro viene chiamato yearling. Per i primi sei mesi di vita il puledro starà sempre attaccato alla madre. Successivamente comincerà ad esplorare da solo l'ambiente. E' molto importante socializzare correttamente un puledro di un anno e abituarlo alle persone: i cavalli hanno un'ottima memoria e si ricordano di approcci bruschi, reagendo poi anche da adulti di conseguenza.
Veniamo ora alle note dolenti: allevare un puledro o gestire un cavallo è qualcosa che impiegherà molto del vostro tempo e ancor di più del vostro denaro. Abbiamo già detto che un puledro necessita di un ricovero e di una zona recintata ampia e adeguata. E già qui spenderete parecchi soldi per attrezzarvi. A questo dovrete aggiungere il fatto che:
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