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Cuccioli di cane: alimentazione a volontà o meglio razionare il cibo?
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Cuccioli di cane: alimentazione a volontà o meglio razionare il cibo?

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Quando in casa arriva un nuovo cucciolo di cane, oltre al dubbio amletico su cosa dargli da mangiare, se alimentazione secca, umida o casalinga, c'è anche il dilemma se lasciare un'alimentazione ad libitum o se razionare il cibo. In realtà sia dal punto di vista digestivo che dal punto di vista educativo, sarebbe meglio scegliere il razionamento del cibo. Andiamo a scoprire il perché.

Sommario:

  1. Cosa vuol dire alimentazione a volontà?
  2. Cosa significa razionare il cibo al cucciolo?
  3. Meglio alimentazione ad libitum o razionare la pappa?
  4. State cercando cuccioli di cane?

Cosa vuol dire alimentazione a volontà?

Con il termine di alimentazione a volontà o ad libitum ci si riferisce a quella pratica che consiste nello stabilire quale sia la razione giornaliera di cibo e riempire con essa la ciotola in modo che sia il cane a decidere quando e quanto mangiare.

Questo non vuol dire aprire il frigorifero o il sacchetto delle crocchette ogni volta che il cane lo chiede: comportarsi così vorrebbe dire viziare il cane e insegnargli che obbediamo istantaneamente ad ogni sua richiesta.

Ovviamente un tipo di alimentazione simile non può essere fatta da tutti i cani: ci sono cani che, letteralmente, mangerebbero tutto e subito, fino a scoppiare. Sono pochi i cani che sanno regolarsi da soli, la maggior parte finirebbe la ciotola in un batter d'occhio.

Cosa significa razionare il cibo al cucciolo?

Razionare il cibo al cucciolo significa stabilire la razione giornaliera e suddividere tale razione in pasti piccoli e frequenti. Di solito in cuccioli di 2 mesi si preferisce suddividere la razione in 4-5 pasti al giorno, in modo che sia più facile per il cane digerire la razione e che si mantenga costante la glicemia nel corso della giornata.

Man mano che cresce, il numero di pasti verrà ridotto fino ad arrivare ai classici 2-3 pasti al giorno quando si tratta di cani adulti. Il razionamento non prevede che sia il cane a chiedere di continuo il cibo o a decidere quando mangiare, ma siamo noi a stabilire gli orari in cui il cane mangia e il quantitativo di cibo assunto di volta in volta.

Il cibo viene lasciato nella ciotola per 10-15 minuti, ci si allontana dal posto del pasto e si lascia il cucciolo tranquillo a mangiare. Se quando si torna il cane ha finito tutto, bene. Altrimenti, se il cane non ha mangiato, la ciotola viene via e viene riposizionata con il medesimo cibo dopo un paio d'ore, in modo che il cane capisca che o mangia quello che decidete voi, quando lo decidete voi o non avrà altro cibo.

Meglio alimentazione ad libitum o razionare la pappa?

Tranne rare eccezioni, sarebbe preferibile razionare il cibo al cucciolo. Parlando strettamente da un punto di vista sanitario, far fare al cucciolo pasti piccoli e frequenti a orari prestabiliti facilita il processo di digestione, riducendo drasticamente il rischio di abbuffate con conseguente vomito e diarrea da problemi digestivi. Inoltre, in questo modo, anche i livelli glicemia rimangono sempre costanti nel corso della giornata.

Con questo sistema, poi, sappiamo esattamente la quantità in grammi di cibo che il cane consuma, permettendoci di ridurre i rischi di obesità. C'è poi un altro vantaggio: in questo modo il cucciolo non avanzerà il cibo nella ciotola ed eviterete così cattivi odori o la presenza di cibo andato a male nella ciotola, evenienza frequente soprattutto d'estate e quando si attua un'alimentazione di tipo casalingo.

Non ultimo, ci sarebbe anche il discorso educativo. Controllando noi la frequenza, il tipo e la dose del cibo, forniamo al cucciolo il giusto input educativo: siamo noi, come leader del suo gruppo famigliare, ad avere il controllo della fonte del cibo e non lui. Se ci pensate bene, anche nei branchi di lupi, prima mangiano i membri più importanti del branco e poi, in un secondo momento, tutti gli altri. Nell'alimentazione ad libitum, invece, questo non accade: lì è il cucciolo a decidere quando e quanto mangiare. In questo modo gli conferiamo una leadership su una risorsa fondamentale, il che, in alcuni cani con alti livelli di energia e dominanza, potrebbe spianare la strada ad altre rivendicazioni.

E' come se conferissimo al cucciolo più potere nel branco famigliare, cosa che potrebbe spingere determinati soggetti a credersi i capi del nucleo famigliare, con tutti i problemi educativi e comportamentali che ne conseguono.

C'è poi un altro svantaggio nell'alimentazione a volontà: non sappiamo esattamente quanto stia mangiando il cucciolo. Razionando noi il cibo, abbiamo il controllo totale di quanto mangi, ma molti proprietari che fanno l'alimentazione ad libitum si limitano a riempire la ciotola ogni volta che vedono che il livello di cibo diminuisce, non misurando mai quanto il cane mangia. Ciò comporta spesso un maggior rischio di sviluppare problemi di obesità.

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