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Leggende metropolitane sui cani
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Leggende metropolitane sui cani

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Se frequentate il mondo dei cani, prima o poi vi capiterà sicuramente di imbattervi in una leggenda metropolitana. Miti da sfatare sui cani ce ne sono tantissimi, confesso che ne sento in continuazione. La cosa più brutta di questi miti è che sono difficili da sfatare: anche quando i veterinari, i comportamentalisti, i nutrizionisti si affannano a spiegare che sono solo dicerie, vox populi prive di fondamento, il fatto che siano reiterate di generazione in generazione fa sì che sia difficile contrastarle. Un po' come le bufale su Facebook o WhatsApp.

Che ne dite, ci proviamo un'altra volta? Ecco alcune leggende metropolitane e miti da sfatare sui cani.

Sommario:

  1. Leggende metropolitane sui cani: il comportamento
  2. Leggende metropolitane sui cani: la salute

Leggende metropolitane sui cani: il comportamento

  • Il Dobermann impazzisce perché la scatola cranica è troppo piccola e schiaccia il cervello: questa l'ho messa per prima perché è una delle dicerie più comuni. Pensavo fosse stata ormai debellata, ma giusto qualche tempo fa in ambulatorio mi è capitato di risentirla. Il problema è che quando si tagliavano le orecchie ai Dobermann (ricordo che ora è una pratica vietata), la testa sembrava più piccola, ma si trattava solo di un effetto illusorio. Sarebbe come a dire che visto che mi sono tagliata i capelli cortissimi, la testa mi si è rimpicciolita: è solo un'illusione ottica. Inoltre considerate che molti dei cosiddetti "Dobermann impazziti" erano solamente cani da guardia educati e addestrati male, che sviluppavano problematiche comportamentali. Educato correttamente, il Dobermann si rivela essere un cane molto sensibile e affettuoso con i proprietari
  • Non ho il giardino, quini non posso prendere il cane: non è vero, al cane non interessa il giardino, al cane interessa vivere col suo branco. Certo, se ha un giardino dove correre è meglio, ma se non c'è, pazienza
  • Ho il giardino, quindi il cane non deve fare passeggiate: sbagliato, la passeggiata serve a mantenere l'equilibrio psicofisico del cane, quindi anche in presenza di giardino, le passeggiate devono esserci. Anche perché, per il cane, il giardino è solamente un'altra stanza della casa
  • Il cane scondinzola, quindi è felice: non sempre, c'è scodinzolio e scondinzolio. C'è quello felice, ma c'è anche quello da paura, nervosismo o ansia. Il cane va valutato nel suo insieme
  • Ho il cane dominante, quindi lo fisso negli occhi per diventare il capobranco: prima di tutto, bisogna capire cosa si intende per dominante. Le scuole educative attuali non amano parlare di dominanza. In secondo luogo, se fissi un cane negli occhi, per lui è una sfida, quindi non stupirti se poi ti arriva un morso
  • Il cane cambia carattere dopo la sterilizzazione: sì e no. Il cane non avrà più i comportamenti legati alla sfera sessuale e all'accoppiamento, ma il carattere rimane quello. A patto che il proprietario non cambi atteggiamento durante la fase di convalescenza: se dopo l'intervento mostrate ansia e preoccupazione eccessive, il cane somatizzerà questi sentimenti negativi e finirà con l'adeguarsi al vostro comportamento
  • Se il cane fa i bisogni in giro per casa, devo mettere il muso dentro per farlo smettere: sbagliato, state facendo l'esatto opposto. Prima di tutto, che nesso logico ci sarebbe fra il fatto di aver fatto i bisogni in giro e il mettere il muso del cane dentro i medesimi? Grazie a quale meccanismo il cane dovrebbe capire che il muso dentro i bisogni vuol dire "Non devi farla qui". Anche perché ai cani piacciono feci e urine, per cui di fatto state premiando un comportamento errato, non scoraggiandolo
  • I cani killer: non ci sono cani killer e cani santi. Ci sono cani educati bene e cani educati male. Ci sono cani con livelli di energia e temperamento adatti a determinate persone e altri non adatti. Ci sono cani adatti ai neofiti e cani adatti a chi ha più esperienza
  • Il mio cane è omosessuale, è un maschio e sta montando un altro maschio: no, è la monta gerarchica. Mimando l'atto sessuale i due cani stanno cercando di stabilire il proprio ruolo nel branco

Leggende metropolitane sui cani: la salute

  • La cagna deve fare almeno una cucciolata per stare bene: nel caso della salute, è questa la leggenda metropolitana più diffusa. Secondo molte persone, se fai fare una cucciolata alla cagna non solo non svilupperà tumori (di qualsiasi tipo e genere) o piometre, ma non prenderà nessun altro tipo di malattia, neanche le pulci! Giuro, quest'ultima mi è stata detta di recente: "Il suo cane ha le pulci", risposta "Impossibile, le ho fatto fare una cucciolata". Se riuscite a trovarvi un nesso logico, ditemelo pure. La verità è che se sterilizzi la cagna entro il primo calore o fra il primo e il secondo, hai la percentuale massima di protezione dai tumori mammari (quindi non li svilupperà) e, ovviamente, non avrà infezioni dell'utero e gravidanze immaginarie. Se si aspetta dopo il secondo calore, diventa una questione genetica
  • Il cane ha il naso secco, quindi sta male: sì e no. La diceria nasce dai tempi in cui il Cimurro era molto diffuso: uno dei sintomi che il proprietario vedeva era il tartufo secco. Da lì la voce secondo la quale se il cane ha il naso secco, allora è malato. Potrebbe, ma potrebbe anche solo essere disidratato, aver dormito troppo vicino al termosifone...
  • Il cane è avvelenato, allora gli do il latte: no, funziona solo con l'avvelenamento da piombo. Questa fa il paio con: il cane è avvelenato, allora gli facciamo una trasfusione. No, la trasfusione non è la panacea per tutti i mali, funziona se c'è un'emorragia grave da rodenticidi, ma per altri tipi di veleni non serve
  • Non metto l'antipulci perché il cane sta solo in casa: le pulci gliele possiamo portare anche noi in casa con le scarpe
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